sabato 27 dicembre 2014

Il Mondo secondo il Natale.

Finalmente anche queste feste sono passate!

Lo dico per voi, per la prima volta dopo tanti anni questa festività per me non ha rappresentato straordinari strazianti con clienti esauriti, sistema peptico in panne, portafogli in lutto, senso di colpa perennemente accovacciato sulla spalla a farti pesare ogni singolo grammo di cellulite accumulata come un macigno, visite di circostanza, sorrisi perché è Natale e va bene così.
Vi siete mai fermati a pensare come sarebbe la vostra vita se fosse Natale almeno una volta a settimana?
Se fosse Natale una volta a settimana, le persone che amate veramente si sentirebbero amate veramente e lo stesso vale per voi. Non è triste che serva una scadenza per ricordarsi di una telefonata, organizzare un aperitivo o anche solo "regalare" un po' del vostro preziosissimo tempo a chi tutto l'anno ne raccatta le briciole.
Se fosse Natale una volta a settimana, sareste tenuti a fare pulizia! Non sopportereste tutte queste facciate e sorrisini di circostanza, non deglutireste con qualche pillola di cinismo le badilate di melassa non richiesta che vi arrivano in nome della bontà natalizia. I sentimenti veri sono quelli che esistono 365 giorni l'anno e spesso non richiedono definizioni, tabelle, etichette e parametri di misura. Ci sono. Chi tenta di quantificare o qualificare un sentimento solitamente non è in grado di provarlo. Non sono catalogabili. Se questa festività fosse più ricorrente non ci si penserebbe molto a smantellare maschere e buonismi.
Se fosse Natale una volta  a settimana, saremmo tutti più sereni. Si perché, una volta per ogni settimana, ci sentiremmo il divino diritto di viziarci un po'. Ci compreremmo quella sciarpa che vogliamo ma continuiamo a rimandare in attesa dei saldi, ci rinchiuderemmo una giornata in centro benessere, perderemmo almeno un ora per farci una deliziosa cioccolata calda da bere davanti al camino leggendo  il nostro libro preferito.
Se fosse Natale una volta a settimana, i nostri regali sarebbero di meno, meno costosi e più sentiti. Ammettiamolo fare i regali a Natale è sempre uno stress. Se però ci si aspettasse che li facessi ogni singola settimana, non servirebbe rompere il salvadanaio. Un cioccolatino, un fiore, un bigliettino, un pupazzetto collegato ad una storia divertente, una maglia, una calamita per il frigo. Le persone possono essere rese felici con poco. Se hanno bisogno di molto, rivedete il vostro entourage. La vera felicità non costa mai tanto.
Non sarebbe male, se fosse Natale ogni settimana.
Dover fare i conti con il proprio specchio interiore e tirare le somme del periodo passato. Vedere cosa non va. Progettare nuove strade e nuovi passi per il periodo che inizia.
Avere ogni settimana la possibilità di farsi coccolare prima di ricominciare.
Perché il Natale non è altro che questo: una scorta di coccole scambiata con le persone che veramente le meritano e meritiamo, così mi auguro, prima di lanciarsi in un nuovo capitolo.
Non ci serve il Natale, un anno nuovo, un calendario nuovo per avere la possibilità di cambiare strada. Oppure di cambiare approccio alla strada che già stiamo percorrendo. Basta deciderlo.
Non ci serve il Natale per ricordarci che siamo amati e fortunati. Lo siamo anche gli altri 364 giorni. Altrimenti anche il Natale sarebbe un giorno vuoto.
Smettiamo di viverne l'attesa e viviamo ogni singolo giorno come se fosse una festa. Una cerimonia per il piccolo miracolo che è essere a questo mondo, in queste scarpe, in questa vita.
Se non siete ancora convinti allora sappiate che in questi giorni per voi è stato il lutto del vostro conto corrente o della vostra forma fisica provata.
Ma non troppo lontano c'è chi piange una strage di 230 mila vittime avvenuta dieci anni fa, di cui una grossa fetta in questo paese, per colpa di uno dei tre terremoti più forti mai registrati nella storia moderna. Sapete cosa sono 230 mila morti? Pensate di perdere una persona che vi sta a cuore. Ecco, moltiplicatelo per 230mila, aggiungeteci la vostra casa e la vostra macchina, il vostro lavoro, i vostri amici, la vostra vita.
Ora sorridete, come se fosse ancora Natale. Come fanno loro, guardando a testa alta le loro città ricostruite. Tornate a casa ed abbracciate i vostri cari.

Natale resterà con voi quanto lo vorrete. 

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