Lo dico per voi, per
la prima volta dopo tanti anni questa festività per me non ha rappresentato
straordinari strazianti con clienti esauriti, sistema peptico in panne,
portafogli in lutto, senso di colpa perennemente accovacciato sulla spalla a
farti pesare ogni singolo grammo di cellulite accumulata come un macigno,
visite di circostanza, sorrisi perché è Natale e va bene così.
Vi siete mai fermati
a pensare come sarebbe la vostra vita se fosse Natale almeno una volta a
settimana?
Se fosse Natale una
volta a settimana, le persone che amate veramente si sentirebbero amate
veramente e lo stesso vale per voi. Non è triste che serva una scadenza per
ricordarsi di una telefonata, organizzare un aperitivo o anche solo
"regalare" un po' del vostro preziosissimo tempo a chi tutto l'anno
ne raccatta le briciole.
Se fosse Natale una
volta a settimana, sareste tenuti a fare pulizia! Non sopportereste tutte
queste facciate e sorrisini di circostanza, non deglutireste con qualche
pillola di cinismo le badilate di melassa non richiesta che vi arrivano in nome
della bontà natalizia. I sentimenti veri sono quelli che esistono 365 giorni
l'anno e spesso non richiedono definizioni, tabelle, etichette e parametri di
misura. Ci sono. Chi tenta di quantificare o qualificare un sentimento
solitamente non è in grado di provarlo. Non sono catalogabili. Se questa
festività fosse più ricorrente non ci si penserebbe molto a smantellare
maschere e buonismi.
Se fosse Natale una
volta a settimana, saremmo tutti più
sereni. Si perché, una volta per ogni settimana, ci sentiremmo il divino
diritto di viziarci un po'. Ci compreremmo quella sciarpa che vogliamo ma
continuiamo a rimandare in attesa dei saldi, ci rinchiuderemmo una giornata in
centro benessere, perderemmo almeno un ora per farci una deliziosa cioccolata
calda da bere davanti al camino leggendo
il nostro libro preferito.
Se fosse Natale una
volta a settimana, i nostri regali sarebbero di meno, meno costosi e più
sentiti. Ammettiamolo fare i regali a Natale è sempre uno stress. Se però ci si
aspettasse che li facessi ogni singola settimana, non servirebbe rompere il
salvadanaio. Un cioccolatino, un fiore, un bigliettino, un pupazzetto collegato
ad una storia divertente, una maglia, una calamita per il frigo. Le persone
possono essere rese felici con poco. Se hanno bisogno di molto, rivedete il
vostro entourage. La vera felicità non costa mai tanto.
Non sarebbe male, se
fosse Natale ogni settimana.
Dover fare i conti
con il proprio specchio interiore e tirare le somme del periodo passato. Vedere
cosa non va. Progettare nuove strade e nuovi passi per il periodo che inizia.
Avere ogni settimana
la possibilità di farsi coccolare prima di ricominciare.
Perché il Natale non
è altro che questo: una scorta di coccole scambiata con le persone che
veramente le meritano e meritiamo, così mi auguro, prima di lanciarsi in un
nuovo capitolo.
Non ci serve il
Natale, un anno nuovo, un calendario nuovo per avere la possibilità di cambiare
strada. Oppure di cambiare approccio alla strada che già stiamo percorrendo.
Basta deciderlo.
Non ci serve il
Natale per ricordarci che siamo amati e fortunati. Lo siamo anche gli altri 364
giorni. Altrimenti anche il Natale sarebbe un giorno vuoto.
Smettiamo di viverne
l'attesa e viviamo ogni singolo giorno come se fosse una festa. Una cerimonia
per il piccolo miracolo che è essere a questo mondo, in queste scarpe, in
questa vita.
Se non siete ancora
convinti allora sappiate che in questi giorni per voi è stato il lutto del
vostro conto corrente o della vostra forma fisica provata.
Ma non troppo
lontano c'è chi piange una strage di 230
mila vittime avvenuta dieci anni fa, di cui una grossa fetta in questo
paese, per colpa di uno dei tre terremoti più forti mai registrati nella storia
moderna. Sapete cosa sono 230 mila morti? Pensate di perdere una persona che vi
sta a cuore. Ecco, moltiplicatelo per 230mila, aggiungeteci la vostra casa e la
vostra macchina, il vostro lavoro, i vostri amici, la vostra vita.
Ora sorridete, come
se fosse ancora Natale. Come fanno loro, guardando a testa alta le loro città
ricostruite. Tornate a casa ed abbracciate i vostri cari.
Natale resterà con
voi quanto lo vorrete.
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