mercoledì 10 dicembre 2014

Do the Bali Belly Dance

Che nome super dooper Cool! The Bali Belly. Così fico che non perdi nemmeno il tempo a cercare su Wikipedia di cosa si tratti esattamente. Ti immagini una tartaruga che germina spontaneamente sgominando la pancia da pasta fresca e focacce accumulata nel nebbioso nord Italia. Qui sono tutti dannatamente magri abbronzati e fichi, nessun colorito verdognolo a fare da sfondo ad occhiaie grigiastre. Ti chiedi quale sia il segreto della felicità e della bellezza di quelli che sono vistosamente qui da tempo. Poi ti basta passeggiare all'Ubud Market, fermarti a dei chioschi agghiaccianti per noi Italiani svezzati ad HACCP e polistirolo oppure andare nei patinati supermercati con impiegati pagati per darti il benvenuto e i ringraziamenti e li l'Epiphany. Senza aver abusato di Alcool e droghe puoi percepire divinità di cui ti curi meno di quelle casalinghe indicarti la strada fra una corsia e l'altra, fino a raggiungerla, lei, quello spettacolo della natura chiamato "Frutta Tropicale".
Un arcobaleno di colori e consistenze, forme bizzarre dai contenuti ancora più strani abituati alla nostra frutta dannatamente convenzionale e prevedibile. Qui no, anche il frutto più pittoresco può nascondere dolcissime sorprese.
Cominci così a spendere oltre il tuo budget in scorte settimanali di frutta da stivare nel frigo e cominci a farci svariati pasti al giorno al punto che, di cibo convenzionale ne consumi di meno. Ti vedi dimagrire ogni giorno senza sentire la fame e senza fare fatica, ti senti sempre meglio e quando ti guardi allo specchio dici WOW! Questa dev'essere la Bali Belly! Non sia mai che affronti una ricerca sul web, sei nella Città-Medicina da settimane oramai ti senti sempre più mistica e quello che banalmente in occidente chiamavi "sesto senso" qui lo battezzi "intuizione" e te ne riempi le tasche da brava mozzarella occidentale boriosa. Mona, in veneto si chiama mona, ed è quella tipologia umana che crede di saper tutto. E vabbè.
La tua vita procede serena in questo angolo di mondo che sempre più si avvicina alla tua concezione di paradiso, fai la salutista, un sacco di attività che aumentano il tuo benessere psicofisico, cerchi l'equilibrio, la connessione fra corpo e mente, l'intelligenza emotiva.
E poi, proprio nel bel mezzo della tua nuova condizione di Guru viaggiatore che tutto ha capito del mondo e della vita un fulmine ciel sereno. Anzi dei borbottii, paragonabili ai tuoni prima di un monsone. Ma che ne sai te dei monsoni, cresciuta nel clima temperato, dove dal tuono al temporale facevi in tempo a salutare, avviarti con calma, fermarti dal lurido per la birra della staffa e il panino salsiccia cipolla peperoni formaggio maionese, fumavi la cicca della buonanotte, tornavi ed iniziava a piovere che eri già sotto alla trapuntina.
Che cacchio ne vuoi sapere te dei monsoni? Mona, Mona, tre volte Mona! Direbbe Paolini.
Perché qui non sono solo le piogge a coglierti alle spalle alla vigliacca, con due gocce di preliminare come un amante adolescente e poi ti rovescia in testa diluvi degni di Noè. Gli stessi monsoni ti vivono nella pancia. Belly in Inglese. Sarà un caso, ti dici. Ed invece no. Un po' di innocui borbottii, poi tutto si fa scuro, visto dai tuoi occhi perché tu, intanto, stai passando tutti i colori dell'arcobaleno, dal bianco candido al verdognolo passando per l'indaco e poi Boom! Come un monsone, dimentica il mondo e l'equilibrio interiore, l'intelligenza emotiva e l'amore universale, la natura e tutto quello che ne consegue. Abbraccia la tazza che per le prossime 24-48 ore sarà la tua più stretta relazione, amica fidata e confidente, supporto fisico e liberazione. Si chiama Bali Belly. E' il tuo modo di "purgare" tutti i peccati di aver lasciato il caotico mondo occidentale in nome dei paradisi perduti.
Scientificamente il Bali Belly, altrimenti noto come Montezuma's Revenge e altri nomi superfichi non è altro che la Dissenteria del viaggiatore. Si mi accorgo che anche questo nome ha un qualcosa di "romantico" quindi provvedo ad essere più specifica.
All'interno del nostro corpo c'è un sistema fognario straordinariamente lungo ed efficiente, meglio delle cloache romane. Si chiama intestino. Li dentro esistono tanti e diversi batteri, ovvero tanti piccoli abitanti ognuno con il suo ruolo. Alcuni fanno gli spazzini. Altri fanno fuori i cattivi. Altri invece, sono quei classici rompicoglioni che se ne stanno in panchina ad aspettare il momento propizio per prendere il potere e mettere le budella sottosopra. Un po' i Leghisti dell'intestino, non si capisce bene a chi cazzo servano fino a fare abbastanza danni.
Di questi ce ne sono tante razze, una delle quali famosissima che tutti abbiamo sentito nominare. Escherichia Coli.
Così, quando tu, mozzarella occidentale abituata a bombe di carboidrati complessi e grassi idrogenati  torni ai cibi "poveri" e smetti di passare al tuo sistema peptico cibi controllati anche dal padreterno allora quei rompicoglioni dei batteri smollano la loro bisca di briscola e pouf, tu scopri che alla fine il bagno a cielo aperto è una figata e Life On Mars è un ottima colonna sonora quando rimpatrieranno la tua salma per aver cagato tutto il tuo sistema interiore.
A quel punto, fra un sudore freddo e l'altro, decidi che sei Mona abbastanza per aprire Wikipedia e dopo aver capito che sei vittima di una forma intestinale, cominci a scovare i rimedi adatti a questo male, che scopri fastidioso ma perfettamente curabile.
Allora da brava occidentale in Asia, devi scegliere fra la medicina tradizionale aggiungendo Dissenten come tuo secondo nome, oppure sperimentare qualche rimedio naturale visto che qui, si curano con le piante da secoli, e nonostante le condizioni precarie ci son più vecchi qui che a Cinisello Balsamo.
Allora apri Wikipedia, FINALMENTE, e scopri che quella frutta celestiale ti potrà aiutare ad uscire da questa prova, che probabilmente ti rincontrerà nel corso della tua vita da viaggiatore. In fin dei conti, i rischi di morire per ventiquattrore di diarrea sono meno che di trovare Javier Bardem che ti aspetta in vasca da bagno al tuo rientro, fra schiuma petali di rosa e candele e ti dice di aver trovato in te la donna della sua vita e Penelope starà bene dove sta.
Decidi allora di allargare il tuo gruppo di amici e di introdurre l'acqua di Cocco, se già non ne abusavi prima. Ottima per reidratare, dare energia anche dopo stremanti sedute grazie ai suoi naturali elettroliti e gastro protettore, che si sa, se la rete fognaria fa cilecca non è che i centri di smaltimento dei rifiuti godano di ottima salute.
Ti avvicini a Jack, Jackfruit, che con le sue alte concentrazioni di zuccheri ti rimette in piedi in fretta e protegge le mucose del colon, rompendo i coglioni a quei rompicoglioni di batteri. Ma con cautela, che un po' lassativo lo è.
Abbracci Papaya, dolce e buona, rassicurante, che cura i tuoi mali e calma i tuoi spasmi.
Ma soprattutto adori e diventi amicissimo di Snake Fruit, il Serpente buono. Pensare che quando l'hai visto la prima volta hai pensato WOW questo si che è un nome azzeccato! Qualcuno ha preso un Crotalo Diamantino,  lo ha modellato a forma di castagna obesa e lo ha appeso ad un albero. Poi te lo fanno assaggiare e li non capisci se stai mangiando aglio dolce, per la forma o una saponetta per la consistenza. Ma è buono! E così lo compri e non te lo fai mancare. E per fortuna perché è un potente anti-dissenterico e senza troppa chimica tieni tutto. Per fortuna che ne hai almeno mezzo chilo in frigo.
Il frutto del drago fa bene, ma ha la mania di tingere tutto di fuchsia e alla fine se perfino Hitchcock ha preferito girare Psycho in B/N per non rendere l'immagine rude, chi sono io per aggravare la situazione con una pennellata technicolor!
Poi ti ricordi i vecchi trucchi delle mamme per i virus intestinali: acqua e the zuccherato senza sosta, pasti leggeri e frequenti, riposo quando serve  e pazienza.

Ho scritto quest'articolo perché nel mondo in cui vivevo qualsiasi cosa, dall'influenza al raffreddore passando per la bronchite è vissuta come gli ultimi giorni sulla terra. Ansia e paura, farmaci come caramelle e medici che diventano improvvisamente la linea amica.
Ci sono patologie gravi è vero. Ma quando ci becchiamo qualche screzio di madre natura, riderci su è la migliore medicina. Non lo cura, ve lo assicuro, ma qualche risate fra un attacco di diarrea e l'altro la fa passare più in fretta.
Impariamo a sorridere anche delle piccole  malattie.
Diceva il buon Epicuro nel suo tetrafarmaco: Non devi temere il male perché se è insostenibile durerà poco e porterà a morte. Se è sostenibile passerà.

Allora sorridi e lascia andare, che quando ti riprendi la vita è piena di sorprese. 

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