giovedì 5 marzo 2015

Aspettando Thoreau

Il primo messaggio che ho letto questa mattina, attivando le sinapsi prima del sacro caffè, era di un mio affezionato ed adorabilmente critico lettore.
"Se tu dovessi considerare la semplicità, come argomento di riflessione, che pensiero metteresti per iscritto?"
Come un caleidoscopio questa frase mi ha accompagnata durante la giornata. Dalla colazione, consumata in chiassoso silenzio mentre canticchio i Lynyrd Skynyrd, alla mia lezione di Power Yoga, l'ultima frontiera del masochismo per il mio corpo male allenato.
Pensare la semplicità è semplice. Scegliere un solo pensiero rende la questione molto più complessa.
Dopo essermi persa fra infinite citazioni, libri e canzoni, sono giunta alla conclusione che tentare di descrivere la semplicità la complica e si perde il fine stesso della sua essenza.
Non scriverò quindi nessuna riflessione sulla felicità ma vi lascerò l'immagine che nella mia mente rappresenta in toto la sua quintessenza.

Holi in India.


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