martedì 21 luglio 2015

You can't hurry Rome

La chiamano la città eterna. Quel posto a cui tutte le strade portano. Un museo a cielo aperto. La nostra storia incastonata nei marciapiedi dove i tacchi si incastrano tragicamente. 
Eppure Roma è molto di più. 
La vera magia di questo posto non si nasconde dentro le sue oggettive meraviglie di cui poeti, romanzieri e pittori hanno immortalato istanti indimenticabili. 
Roma ti ticchetta dentro come un orologio da taschino nella tasca di un coniglio bianco che sta per entrare fra le fronde di un vecchio albero, vive nelle voci non modulate dei venditori che con la stessa tecnica dagli anni ’60 ad oggi chiamano turisti, si impregna ai vestiti con i suoi mille profumi diversi da quartiere a quartiere. 
E poi ci sono loro: l’Italia con il sole dentro. 
Ogni mio viaggio a Roma mi fa rivalutare il popolo di cui non sento la mancanza quando vivo dall’altra parte del mondo. Vivere al Nord ti abitua al freddo, all’impersonalità, all’individualismo. 
Il Nord è posh e Glitterato come solo la sua capitale, scintillante come poche città del sud Europa sa essere. Impiegate a tutto sesto che emulano modelle anoressiche sorseggiando con un sorriso amareggiato un insulso centrifugato di frutta in pausa pranzo. Cocktails di ansiolitici e vodka per aperitivo. Una piccola Manhattan del vecchio continente. 
Ma Roma no. 
Roma non mente attraverso gli occhi di chi la vive ed offre ad ogni passante un sorriso sincero. 
Non risparmia mai sentimenti, volume o calorie. 
Nel cuore dell’Europa del sud è impossibile non innamorarsi. Di una Statua d’altri tempi, di un piatto di bucatini del colore delle ciliegie più mature, delle sue infinite scale, dei bambini che si tuffano nelle fontane a luglio, dei “nasoni” che offrono acqua fresca senza far domande, delle stesse canzoni che rimbalzano da portico a muro da almeno tre generazioni, delle tovaglie scozzesi e delle fraschette, di ogni singola storia nascosta fra un vicolo e l’altro. 
Come l’amore, Roma non può andare di fretta. Devi prendere il tuo tempo e perderti nella sua dimensione dilatata. Crogiolarsi nel “dolce far niente” che rappresenta questa terra di bellezza e piaceri. 
Che nemmeno la Crisi, il terrorismo mediatico e i cicloni tropicali sono stati in grado di imbruttire. 
Se state per partire per Roma mettete nello zaino un pezzo di cuore ed una taglia in più. Il primo lo lascerete nel vostro angolo preferito. La seconda vi servirà per portare tutto a casa. 

Supponendo che Roma non diventi un po’ casa anche per voi.  

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