lunedì 29 giugno 2015

Cosa accade nella vita delle persone quando sono offline.

Long time no speak.
Credo di dovervi delle scuse, visto che in questi mesi di silenzio il mio blog è stato continuativamente visitato e cliccato. Persa nel mondo reale, quello dei cibi e dei profumi che si amplificano alle frontiere fra più stati, mi sono assolutamente persa puntate nel mondo virtuale.
Ma siccome questo piccolo angolo di paradiso tutto mio ha motivo di esistere, vediamo di aggiornare il database di Charlie Man, raccontandovi a diapositive cosa fa Charlie Man quando passa meno tempo connessa.







Passeggia fra Templi di diverse religioni: 
So che sembra un passatempo bislacco per un'agnostica in cerca di un mondo spirituale che l'aiuti a capire il senso dell'esistenza, eppure passeggiare fra templi di ogni credo religioso mi infonde un immenso senso di pace. Anche in questi assurdi tempi di ordinaria follia, dove l'umanità si lascia scivolare addosso i valori della vita in cerca di quelli di un conto corrente, trovare qualcuno che prega è per me fonte di enorme pace è tranquillità e rimpingua in breve tutta la fiducia che il resto degli umani mi fanno passare con i loro superficiali atteggiamenti.
Così non solo sono stata in templi Hindu ad assistere a cerimonie di purificazioni di statue con il latte, nel Tempio Buddhista più grande al mondo a Java e nei Tempi Buddhisti-Cinesi di KL, ma ho trascorso addirittura il giorno del mio compleanno passeggiando al fianco di un immenso Buddha dorato, che con il suo sguardo beato non mi ha dato la benché minima risposta sul senso della vita, eppure il suono delle campane suonate dai suoi fedeli qualche domanda in più me l'ha fatta porre. E nulla mi spaventa di più di avere una vita senza nuovi quesiti o nuove sfide.



Lavora, spesso senza sosta per giorni! 
Si, questa sono proprio io. Proprio come ora, con il mio Mac, i miei occhialoni da hipster del cazzo, 47 finestre aperte con corrispettivi 32 tab per una, la radio online di Itunes che passa Jazz di altri tempi e via!
Si, lo so che per voi nel vostro ufficio di compensato grigio topo, io appartengo alla categoria "fancazzisti" che prima o poi sbatterano il muso contro la realtà e torneranno a guardarsi in giro per un lavoro serio. Eppure, signore e signori, spesso ciò che sembra non è ciò che credete.
Sette mesi in Asia e il mio piccolo Business è cresciuto.
Sono cresciuti i miei clienti, sono cresciuta io e ad oggi mi trovo a gestire situazioni che non avrei nemmeno mai immaginato, clienti importanti e a collaborare con uno staff straordinario di sognatori e viaggiatori, che pur vivendo nel loro modo preferito riescono ad essere comunque fra i migliori professionisti che abbia mai incontrato. Ebbene si: ad un anno e mezzo dal giorno che è nata la mia impresina non è solo sostenibile, ma in espansione, sto seguendo altri due progetti che partiranno entro la fine del  2015 e spesso le mie giornate lavorative corrispondono alle giornate solari. Eppure non c'è lusso più grande di vivere la vita che si vuole, mantenendola con un lavoro che si ama.

Passa il suo tempo libero in modo costruttivo. 

Chi non legge vive una vita sola, secondo S.Agostino. Per quanto i filosofi cattolici risveglino in me irritazioni cutanee degne di un'intossicazione alimentare, questa volta tolgo il cappello ed incasso l'assist di un uomo che forse in qualcosa ci ha azzeccato.
Dedicare il tempo libero a qualcosa che si ama veramente è fondamentale per riuscire poi ad ottenere il massimo della concentrazione nei momenti in cui si affrontano i momenti più noiosi del lavoro (ebbene si, anche il lavoro dei sogni ha quelle cose da sbrigare per cui non vedi l'ora di assumere qualcuno che le faccia in tua vece!)
Ma una delle mie doti più rimarcate è sempre stata trovare il lato positivo anche in queste piccole cose, e crescendo ho scoperto il modo per ottimizzare non solo il tempo alla scrivania ma anche quello nel balè che guarda il verde scintillante della risaia. Nulla c'è di più prezioso del "Me Time".


Si ammala!
Purtroppo non ho ancora trovato il segreto della salute eterna, per cui anch'io come tutti in questo lungo "inverno" tropicale, mi sono ammalata qualche volta. A parte il sospetto della tanto temuta Dengue, fortunatamente sventata, il resto delle mie patologie sono state dei fastidiosissimi raffreddori presi a bordo dello scooter in seguito ad una torrenziale pioggia monsonica ed una sinusite durata ben una luna regalata dall'escursione termica fra i 38-40 gradi Thai e i 19 dei mini market, bar e caffè cittadini.
Non vi preoccupate: sono la prova che anche in questi paesi apparentemente in via di sviluppo si possono trovare dei medici in grado di prescrivere l'antibiotico giusto e non si muore, nemmeno qui, di raffreddore o infezioni lievi.
In ogni caso una buona assicurazione medica è una manna dal cielo e non va assolutamente sacrificata affidandosi al caso, al Karma, ad altre filosofie lontane dal nostro modo di pensare.

 Ha passato del tempo con i suoi esseri viventi preferiti. 
La vita di una nomade contemporanea ha molti lati positivi. Uno dei miei preferiti è l'inutilità di mantenere una maschera con le persone. Nel vostro mondo si chiama spesso diplomazia, pubbliche relazioni, saper stare al mondo. Per me è ipocrisia (dal greco υποκρίνομαι fingo/simulo che, recito).
L'unica certezza che abbiamo a questo mondo è che ce ne andremo e a quanto pare proprio quando tireremo le cuoia saremo improvvisamente simpatici a tutti e smetteranno di parlare alle nostre spalle. Non potendo loro impedire il loro atteggiamento da doppia faccia, preferisco selezionare accuratamente le persone con cui condivido parole e pensieri, cibo e bevande e il mio fin troppo limitato tempo. Sono consapevole di guadagnare con questa mia definizione il titolo di misantropo, eppure vi assicuro che da quando ho smesso di curarmi di una buona parte di esseri umani, la mia vita è notevolmente migliorata e come dice qualcuno "dormo meglio, mi ammalo di meno.."
La vita è troppo breve per accontentarsi di persone e situazioni che ci soddisfano a metà. Preferisco trascorre il tempo con esseri da cui ho da imparare qualcosa, con cui condividere chiacchiere e pensieri senza secondo fine, che riempiano il mio tempo di ottimismo e positività invece di crogiolarmi nelle loro trappole emotive. Ed essendo fortunata non solo ne ho incontrati diversi in questo angolo di mondo non troppo lontano, ma alcuni si sono fatti addirittura una giornata di voli e scali per venire a vedere quello che è per me il meglio che questo mondo mi  possa offrire.

Sono una donna fortunata.

 Ha cominciato a combattere le sue paure invece che assecondarle

A 32 anni le paure non passano da sole. Non hai più quella sana incoscienza che ti permetteva di superare tutto in un battito di ciglia. Hai quindi due strade davanti: o andare avanti a coccolarle facendole crescere il più silenziosamente possibile, oppure prendere il toro per le corna e soggiogarle.
La mia risposta è stata noleggiare una nuvoletta bianca e blu e percorrerci le malmesse strade di curve e giungla che solo Ubud sa offrire.
E non mi sono mai divertita tanto.

 Si prepara a tornare nel vecchio continente. 

Per qualche settimana (dai su ammettilo che ci speravi che ti dicessi che ho finito il cash e torno a casa da mammina, eppure no, sei nel blog sbagliato, ed un giorno ti spiegherò il perchè.)
Il modo migliore di continuare un viaggio è prendere un po' di tempo per riportare tutto a casa. Ed io di bagaglio ne ho accumulato un po'.
Ma non aspettatevi di vedermi fare la muffa in qualche noioso centro urbano!
La mia estate sarà all'altezza dell'inverno passato ed in men che non si dica arriverà il prossimo intercontinentale.  Quando capisci che le l'unica persona che ti può fermare è nella tua testa, chi ti ferma più?

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